Oggi più che mai è opportuno far crescere i PROPRI FIGLI in un ambiente sano e sotto il controllo di persone qualificate. Nel nostro territorio contraddistinto da una gioventù spesso lasciata a se stessa e priva di saldi valori sociali non sempre si hanno a disposizione esemplificazioni di principi che a volte sembrano persi del tutto. Tra l’altro, questa mancanza di coscienza civile spesso, assieme alla mancanza di segnali positivi da parte di tutto il tessuto sociale, alimenta problemi come quello del bullismo e dell’assunzione di droghe da parte dei giovani. Diventa importante, allora, far crescere i bambini, fin da piccoli, in ambienti sani e ricchi di stimoli affinché siano messi nella condizione di apprendere ad esercitare un giudizio critico sulla realtà, piuttosto che ad adeguarsi ciecamente al contesto esistente.
A tal fine, crediamo che la pratica di uno sport sia un elemento fondamentale, sia perché pone il bambino in una situazione di continuo ed arricchente confronto con i suoi coetanei, sia perché gli impone delle regole da rispettare.
La nostra attività si preoccupa essenzialmente della salute dei bambini. Permettere loro di vivere la propria corporeità e di impegnarsi in sani esercizi di ginnastica costituiscono il preambolo ad un serio e formativo lavoro di disciplina che impartisce loro un’essenziale lezione di vita: se si vuole davvero raggiungere un obiettivo, bisogna impegnarsi e non mollare.
Nel Kung Fu il concetto di disciplina è basilare. Tuttavia, nel corso delle lezioni, tale messaggio non viene trasmesso ai bambini in maniera fredda ed autoritaria, ma piuttosto lasciando priorità al divertimento ed alla spensieratezza, aspetti imprescindibili a qualsiasi attività che si rivolga appunto ai bambini. Per questo motivo, il nostro primo obiettivo è fondato sulla necessità di creare un ambiente in cui il bambino sviluppi un salutare e piacevole approccio con se stesso e con gli altri. L’apprendimento della disciplina e delle tecniche diventa, allora, una diretta conseguenza proprio nel momento in cui il bambino inizia ad apprezzare gli esercizi a cui si dedica con gioia e crescente impegno.
Dal punto di vista educativo, ci preoccupiamo di infondere nei bambini un sano equilibrio, con il chiaro obiettivo di intervenire a seconda dei diversi temperamenti, ben consapevoli che i bambini non sono tutti uguali.
Per esempio, introducendo un maggiore ordine mentale e comportamentale nei bambini più pasticcioni e stimolando lo sviluppo di una corretta estroversione in quelli più timidi. In virtù di tale obiettivo, da un lato, ci impegniamo per creare una sana competizione attraverso i giochi ginnici, e, dall’altro, stimoliamo la formazione dell’affiatamento e dello spirito di gruppo affinché si riescano a creare rapporti di amicizia tanto fra i bambini, quanto fra i bambini e gli istruttori.
Fra l’altro, i genitori dei bambini potranno facilmente constatare come i propri figli acquisiscano durante il corso degli allenamenti una sempre maggiore fiducia in se stessi, sia sviluppando una sempre maggiore padronanza delle tecniche, sia familiarizzando con i diversi coetanei appartenenti al gruppo di allievi, sia iniziando a guardare agli istruttori come a delle importanti figure di riferimento. In tal modo, i genitori sentiranno di affidare i propri figli agli istruttori in tutta tranquillità, pur monitorando i progressi dei bambini attraverso un aperto dialogo con gli istruttori stessi. I bambini, allora, prenderanno ad interagire con gli altri senza la costante presenza del genitore: praticamente un primo, piccolo passo verso la maturità.

Dott. G. Rossi (psicologo-psicoterapeuta) e Sifu Dott. S. Mezzone

Fin da bambino sono sempre stato attratto dalle arti marziali. Vuoi per pigrizia che per mancanza di tempo non sono mai riuscito a praticare tali discipline. Arrivato il momento di indirizzare, da giovane papà, i miei due ragazzi verso una qualche disciplina sportiva da frequentare per il loro buono sviluppo, si è ripresentata la possibilità di farli avvicinare alla disciplina delle arti marziali. Apprezzo molto questo tipo di disciplina perché oltre a formare un buon corpo, formano particolarmente la mente. Grazie ad un loro amico che già frequentava una palestra di karate, insieme con loro, io e mia moglie abbiamo deciso di iscriverli presso la stessa palestra. A quel tempo i ragazzi avevano rispettivamente 6 e 3 anni. L’esperienza per il primo dura quattro anni, dopodiché fortemente demotivato e annoiato decide di lasciare. Era diventato cintura Marrone. Il secondo dura appena un mese, poi non né vuol più sapere. Nel giro di pochi mesi iniziano a frequentare anche nuoto per volere mio esclusivo e di mia moglie. In entrambe le discipline, anche se contenti, non si legge mai sui loro visi soddisfazione e felicità. Dopo 4 anni smettono di frequentare entrambe le discipline. Capita, per motivi di lavoro, di conoscere il dott. Mezzone. Ebbene dopo aver passato una mattinata a dialogare su argomenti cui entrambi eravamo interessati, scopro che pratica la disciplina del KungFu Wing Chun, che incute in me molta curiosità.
Dopo qualche mese dovendo i miei ragazzi riprendere a praticare qualche sport, gli propongo di provare a frequentare la palestra del dott. Mezzone. Accettata la mia proposta, andiamo a fare la fatidica prova. Ebbene dopo la prova e alcune sedute di allenamento ho visto che i due ragazzi oltre che soddisfatti erano divertiti, felici e sorridenti per quello che avevano appena fatto.
Grazie sifù Mezzone.

Angelo Donia