Concetti e training tecnico di base: ottimo per rimettersi in forma, per acquisire coordinazione ed equilibrio ed utile per scaricare lo STRESS. In questa fase si imparano essenzialmente tecniche d’attacco e si lavora sull’atteggiamento psicologico e su come trasformare la paura e l’adrenalina in energia, concentrazione ed aggressività.

Non si può imparare a difendersi se prima non si è in grado di combattere e di sferrare attacchi. Il primo livello si concentra essenzialmente sull’apprendimento dei colpi, sia dal punto di vista del potenziamento che da quello tecnico. La tecnica è fondamentale soprattutto per le donne in quanto un allenamento fatto solo sul potenziamento dei colpi, senza i concetti delle linee di forza e della elasticità, se da un lato diventa un ottimo training antistress, d’altro distoglie l’attenzione da due circostanze importanti da tenere in considerazione: la prima è che la semplice forza dipende soprattutto dal peso e dalla grandezza dell’individuo e la seconda è che colpire di forza senza tecnica porta solo a rischiare di rompersi le mani o le caviglie. Il primo livello di difesa si concentrerà, oltre che sui colpi, sugli spostamenti per schivare i colpi iniziando a porre attenzione anche alla formazione di una logica tattica che faccia comprendere come adattarsi alle situazioni. A tal riguardo un concetto fondamentale è quello che non servono troppe tecniche, il numero elevato di tecniche porta solo confusione mentale, ma ciò che serve è l’utilizzo delle tecniche al fine di crearsi una logica ed allenare dei principi che possano essere utilizzati nel combattimento. Dato che in circostanze di difesa estrema o di combattimento, a causa anche dello stress a cui si è soggetti, non si è in grado di applicare le tecniche al 100%, ciò che conta è tenere sempre presenti i concetti. Per esempio nel caso di un attacco non è importante ricordarsi la posizione specifica delle braccia o sforzarsi di ricordare le combinazioni di passi e colpi da effettuare, ma ciò che è fondamentale è ricordare la priorità delle cose da fare, cioè evitare il colpo angolandosi in una posizione difensiva da cui poter sferrare l’attacco. Più ci si allena e più queste fasi diventeranno istintive e sincronizzate. Nella prima fase si deve porre più attenzione alla tattica che alla tecnica.
Il primo livello deve dare mobilità, tattica e forza nei colpi. Il lavoro fondamentale è quello di evitare i colpi.

Dopo avere imparato a colpire e schivare è necessario imparare a controllare. In caso di attacchi a ripetizione, essi si possono schivare una volta, due, forse tre, ma poi la situazione inizia a diventare difficile da gestire. In questa fase si entra nella distanza media, cioè in quella fase in cui non ci si deve preoccupare dei calci e dei pugni ma di quelle circostanze proprie del corpo al corpo. Questa fase è fondamentale soprattutto per le donne in quanto, dato che la loro mole e forza fisica è solitamente inferiore a quella dell’uomo, quest’ultimo può difficilmente essere neutralizzato a distanza. Il secondo livello introduce tecniche di controllo che permettono di accorciare la distanza mantenendo un controllo sull’avversario che diventa fondamentale quando non lo si riesce a neutralizzare con un semplice pugno o calcio. Con un controllo sull’avversario si potrà usare la spinta e il contrattacco a proprio vantaggio, in caso di assenza di controllo quella che veniva percepita come spinta diventa un attacco che, per una donna, è difficile da intercettare e bloccare a causa delle differenti masse che si incrociano. Faccio un piccolo esempio per rendere comprensibile ciò che voglio dire: una porta divide una donna di 55 chili e un uomo di 75 chili, se la donna si mettesse a spingere con le mani e l’uomo facesse lo stesso il risultato sarebbe molto prevedibile. Però se la donna più che spingere con le mani spingesse il piede a terra bloccando la porta potrebbe facilmente resistere per più tempo. Con ciò voglio dire che in combattimento all’istinto gli si deve dare una logica di ingegno. Quando si è più deboli conta la tattica e con la tecnica si impara ad armarsi di velocità e precisione. Venendosi ad accorciare le distanze cambiano poi le tecniche per colpire, per cui si dovrà iniziare a potenziare altri colpi adatti alla media distanza come le gomitate e le ginocchiate che, per le distanze di offesa in cui si trovano solitamente le donne, sono quelle più importanti.

Training tecnico per imparare la neutralizzazione dell’avversario. Questo livello comprende tutte quelle situazioni reali che si possono creare durante una lite. Si imparerà a colpire nei posti più vulnerabili nella maniera più veloce ed istintiva possibile.

Nel terzo livello ci si occupa di due settori: il primo riguarda il come liberarsi in caso di bloccaggio, mentre il secondo riguarda l’accorciamento ulteriore della distanza e sulla possibilità di atterrare l’avversario o, in caso si venga atterrati, sul come comportarsi. Naturalmente una donna difficilmente potrà bloccare un uomo con la forza delle mani o riuscirà ad applicare tutti i tipi di leve, ma così come l’uomo può bloccare la donna afferrandole le braccia, così la donna può bloccare l’uomo afferrandogli le dita. Lo stesso vale per le proiezioni o le spazzate: queste sono tecniche che se eseguite correttamente danno i loro risultati, ma anche se non danno il risultato sperato all’inizio spesso creano le circostanze per effettuare altre forme di attacchi. Per quanto riguarda la distanza al suolo prima ancora di imparare a difendersi a terra bisogna imparare a cadere senza farsi male. In molte circostanze per liberarsi da situazioni pericolose basta un dito e saperlo come usare, il corpo umano è così forte nella sua struttura quanto debole in punti specifici.

Questo livello serve a migliorare ulteriormente la salute e la forza fisica, rendendo il corpo elastico come una frusta. L’allenamento svolto in questo livello permetterà, grazie alle qualità tattili e all’energia che si imparerà ad acquisire, di rendere le tecniche imparate nei livelli precedenti più veloci e forti.

Il quarto livello, dal punto di vista tecnico, è il più interessante. Infatti dopo avere imparato a schivare, colpire e controllare, diventa fondamentale avere i mezzi per sfruttare a proprio vantaggio il controllo. Per fare ciò bisogna addestrare il proprio corpo ad avere una sensibilità tattile che permetta di percepire nell’immediato gli spostamenti dell’avversario. Sensibilizzare il proprio corpo vuol dire non solo potersi difendere tempestivamente quando si è a contatto, ma anche poter sfruttare l’attacco e il peso dell’avversario a proprio vantaggio. Questo livello è fortemente collegato a quello precedente in quanto allena l’abilità fisica necessaria ad ottimizzare le spazzate e le leve utilizzando le spinte dell’avversario. Infatti, ad esempio, fare una leva partendo da una posizione statica è impossibile, ciò è possibile solo se una persona è nettamente più forte dell’altra. Qui subentra il concetto di Yin e Yang, infatti il primo rappresenta l’acqua, cioè il morbido che deve assorbire all’interno, il secondo è la conseguenza-inverso del primo, è il fuoco, ciò che assorbi restituisci. A questo punto è importante armonizzare tutto il corpo per fargli comprendere questi concetti di assorbire e scaricare energia. Dato che questo processo si base su energia elastica diventa necessario per aumentare di potenza rinforzare il corpo rendendolo elastico come una frusta e più si rinforzano le articolazioni e si rende elastico tutto il corpo e più la frusta diventerà forte.

Questo livello parte dall’insegnamento dell’uso delle armi e dalla difesa a mani nude o armate verso le stesse. Lo scopo non è tanto quello di imparare ad utilizzare un’arma specifica quanto quello di sfruttare l’utilizzo di qualsiasi oggetto come arma. Infatti una chiave, un ombrello, il tacco di una scarpa, se utilizzati in maniera corretta, possono essere molto utili.

Questo livello è basato su un intenso training fisico e mentale. Si cercherà di mettere in pratica realmente utto quello che si è imparato. Si combatterà e ci si difenderà con e da armi e si lavorerà molto sulla sicurezza psicologica e sull’atteggiamento da tenere non solo teoricamente, ma anche praticamente.

Questo livello è prettamente pratico e prepara all’ultimo esame. Qui si mettono in pratica gli insegnamenti ricevuti, ma soprattutto si devono mettere in pratica dei fattori a cui il corso darà estrema importanza e cioè il fattore psicologico e la capacità di trasformare la paura in aggressività. Non ci si può difendere se si ha paura di combattere, per cui oltre a rinforzare il corpo è necessario rinforzare anche la mente.